L’albero dei “Magnifici Sette” statunitensi non nasconde forse la foresta del resto del mondo?

[Management Team] [Author] Thozet Kevin
Autore/i
Data di pubblicazione
21 luglio 2025
Tempo di lettura
2 minuto/i di lettura

Malgrado un contesto economico incerto, i principali indici azionari stanno superando livelli record. Mentre l’euforia è in agguato, i fondamentali rimangono solidi e alcune aree geografiche potrebbero anche riservare qualche sorpresa.

Fonte: Carmignac, Bloomberg, luglio 2025. Dati attesi a 12 mesi.

Solidità degli utili come forza trainante

I principali indici azionari mondiali stanno sfiorando i massimi storici. Il paradosso è impressionante; come possono i mercati continuare ad apprezzarsi quando tensioni geopolitiche, tassi di interesse elevati e guerre commerciali, o territoriali, gravano sull’economia?

La risposta può essere sintetizzata in una sola parola: utili. Negli Stati Uniti, i giganti della tecnologia hanno registrato un’esplosione degli utili per azione del +500% in cinque anni. Ma il trend non si limita ai “Magnifici 7”; il resto del mercato statunitense, così come i titoli azionari internazionali ed europei, registra rialzi compresi tra +80% e +110%. Le dinamiche dei profitti sono presenti proprio qui.

Un’euforia… relativa

Dietro l’apparente compiacimento degli indici globali si celano lacune significative. Benché l’aumento vertiginoso degli utili dei colossi tecnologici statunitensi sia innegabile, quest’ultimo maschera una realtà più sfumata: il resto del mercato statunitense, escludendo i “Magnifici sette”, ha registrato una crescita degli utili solida ma molto meno straordinaria. Ancora più sorprendentemente, i titoli azionari europei e quelli dei mercati non statunitensi hanno registrato crescite degli utili per azione spesso superiori a quelle dell’indice S&P 500, escludendo le star della tecnologia. Tuttavia, nonostante questa solida performance fondamentale, le loro valutazioni restano nettamente più basse di circa il 25%. Questo divario evidenzia un crescente squilibrio tra fondamentali e valutazioni, e giustifica una rivalutazione delle opportunità di investimento al di fuori degli Stati Uniti. Lungi dall’essere un’anomalia, questo divario potrebbe invece rappresentare un’opportunità strategica per quegli investitori alla ricerca di una crescita sostenibile a prezzi ragionevoli, soprattutto in un contesto in cui le prospettive fiscali in Europa e in Asia stanno migliorando, mentre le difficoltà si stanno intensificando negli Stati Uniti.

Un potenziale di sorpresa positiva

I mercati prevedono un’altra stagione di utili molto positiva negli Stati Uniti, meno altrove. Ma attenzione alle buone notizie in serbo! Già cinque anni fa, il consensus scommetteva sul fatto che gli Stati Uniti avrebbero avuto il predominio sulla crescita degli utili. Tuttavia, è accaduto il contrario, escludendo i titoli GAFAM1.

Attualmente, diversi indicatori lasciano intendere che le carte potrebbero essere rimescolate. In Germania, i piani di investimenti pubblici, in particolare nelle infrastrutture, sono in fase di accelerazione. In Asia si moltiplicano i segnali di ripresa: le presenze nei casinò di Macao sono aumentate del 20%, i titoli immobiliari cinesi sono in ripresa…. I governi sembrano propensi a stimolare l’attività economica.

Al contrario, gli Stati Uniti potrebbero registrare una fase di debolezza. Gli effetti delle misure protezionistiche si stanno già avvertendo, mentre non si prevede un impatto positivo della spesa pubblica prima del 2026. Inoltre, con una Fed più vigile che mai sulle tensioni del mercato del lavoro, il sostegno monetario resterà limitato.

Due driver di allocazione

In questo contesto, per gli investitori potrebbero delinearsi due orientamenti. I colossi tecnologici statunitensi sono tornati a essere più interessanti, dopo la fase di euforia legata all’intelligenza artificiale. Mantengono fondamentali solidi (margini, cash-flow, prospettive) che conferiscono loro sia potenziale di rendimento, sia resilienza in periodi di tassi elevati.

Una maggiore enfasi viene posta sui titoli azionari del resto del mondo; riteniamo che i mercati, non statunitensi siano ancora sottovalutati, poco presenti nei portafogli, e il loro potenziale appaia sottostimato. Beneficiano di dinamiche macroeconomiche più favorevoli nel breve termine, abbastanza per alimentare sorprese positive.

Né ottimisti, né pessimisti: realisti

Gli investitori sono spesso combattuti tra prudenza ed entusiasmo. Ma tra un punto di partenza e aspettative elevate negli Stati Uniti ad oggi, e segnali di cambiamento a livello internazionale, la lucidità resta la bussola migliore. In un contesto globale che si sta frammentando, le opportunità si trovano forse proprio dove meno ce le aspettiamo.

1Google, Apple, Facebook, Amazon e Microsoft.

Carmignac Investissement A EUR Acc

ISIN: FR0010148981
Periodo minimo di investimento consigliato
5 anni
Livello di rischio*
4/7
Classificazione SFDR**
Articolo 8

*Scala di Rischio del KID (documento contenente le informazioni chiave). Il rischio 1 non significa che l'investimento sia privo di rischio. Questo indicatore può evolvere nel tempo. **Il Regolamento SFDR (Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei mercati finanziari) 2019/2088 è un regolamento europeo che impone agli asset manager di classificare i propri fondi in tre categorie: Articolo 8: fondi che promuovono le caratteristiche ambientali e sociali, Articolo 9 che perseguono l'investimento sostenibile con obiettivi misurabili o Articolo 6 che non hanno necessariamente un obiettivo di sostenibilità. Per ulteriori informazioni consultare: https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2019/2088/oj?locale=it. Per le informazioni relative alla sostenibilità ai sensi del Regolamento SFDR si prega di prendere visione del prospetto del oppure fondi delle pagine del sito web di Carmignac dedicate alla sostenibilità fondo https://www.carmignac.it/it_IT/i-nostri-fondi).

Principali rischi del Fondo

Azionario: Le variazioni del prezzo delle azioni, la cui portata dipende da fattori economici esterni, dal volume dei titoli scambiati e dal livello di capitalizzazione delle società, possono incidere sulla performance del Fondo.Cambio: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.Gestione Discrezionale: Le previsioni sull'andamento dei mercati finanziari formulate dalla società di gestione esercitano un impatto diretto sulla performance del Fondo, che dipende dai titoli selezionati
L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.

Carmignac Patrimoine A EUR Acc

ISIN: FR0010135103
Periodo minimo di investimento consigliato
3 anni
Livello di rischio*
3/7
Classificazione SFDR**
Articolo 8

*Scala di Rischio del KID (documento contenente le informazioni chiave). Il rischio 1 non significa che l'investimento sia privo di rischio. Questo indicatore può evolvere nel tempo. **Il Regolamento SFDR (Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei mercati finanziari) 2019/2088 è un regolamento europeo che impone agli asset manager di classificare i propri fondi in tre categorie: Articolo 8: fondi che promuovono le caratteristiche ambientali e sociali, Articolo 9 che perseguono l'investimento sostenibile con obiettivi misurabili o Articolo 6 che non hanno necessariamente un obiettivo di sostenibilità. Per ulteriori informazioni consultare: https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2019/2088/oj?locale=it. Per le informazioni relative alla sostenibilità ai sensi del Regolamento SFDR si prega di prendere visione del prospetto del oppure fondi delle pagine del sito web di Carmignac dedicate alla sostenibilità fondo https://www.carmignac.it/it_IT/i-nostri-fondi).

Principali rischi del Fondo

Azionario: Le variazioni del prezzo delle azioni, la cui portata dipende da fattori economici esterni, dal volume dei titoli scambiati e dal livello di capitalizzazione delle società, possono incidere sulla performance del Fondo.Tasso d'interesse: Il rischio di tasso si traduce in una diminuzione del valore patrimoniale netto in caso di variazione dei tassi.Credito: Il rischio di credito consiste nel rischio d'insolvibilità da parte dell'emittente.Cambio: Il rischio di cambio è connesso all'esposizione, mediante investimenti diretti ovvero utilizzando strumenti finanziari derivati, a una valuta diversa da quella di valorizzazione del Fondo.
L'investimento nel Fondo potrebbe comportare un rischio di perdita di capitale.

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