Keith Ney et Mark Denham parlano del loro Fondo europeo multi-asset di successo, e rivelano come intendono affrontare le sfide future mantenendo intatte allo stesso tempo le tematiche di investimento a lungo termine.
Il Fondo è stato appena nominato da Lipper il miglior fondo bilanciato in Europa. A cosa è attribuibile questo successo?
MD: Carmignac Portfolio Patrimoine Europe è stato costituito nel 2017 per offrire agli investitori una soluzione sostenibile a basso rischio in un contesto europeo in costante evoluzione. Negli ultimi quattro anni, nonostante il contesto di forte volatilità, il Fondo è riuscito a ridurre al minimo l’impatto dei ribassi dei mercati e a beneficiare delle fasi di rialzo, anche in un anno ricco di eventi come il 2020 o all’inizio del 2022. Il Fondo offre agli investitori un rapporto interessante in termini di rischio/rendimento, grazie sia alla selezione dei titoli che alle strategie di gestione dei rischi. Il Fondo è qualcosa di più della semplice combinazione tra allocazione azionaria e obbligazionaria. In quanto responsabili della selezione titoli, entrambi effettuiamo analisi approfondite sui nostri investimenti, senza perdere di vista gli eventuali rischi di sovrapposizione. Le nostre strategie di gestione dei rischi hanno pertanto contribuito positivamente alla performance del Fondo dalla sua costituzione. L’ampia gamma di strumenti disponibili è stata utile sia per mitigare i rischi di ribasso che per generare una performance lorda positiva. Tuttavia, sul lungo periodo è la nostra selezione bottom-up dei titoli azionari e obbligazionari che ha contribuito in modo più significativo alla performance positiva del Fondo, e ne siamo soddisfatti!
Il Fondo è incentrato sulla filosofia "Patrimoine", caratterizzata da un approccio flessibile, multi-asset e a lungo termine. Cosa rende Carmignac Portfolio Patrimoine Europe diverso dal Fondo di punta Carmignac Patrimoine?
KN: In effetti, condividere la stessa filosofia non significa investire con le stesse modalità. Carmignac Portfolio Patrimoine Europe non è stato creato per replicare Carmignac Patrimoine. Oltre a non avere lo stesso universo di investimento, il che incide in modo significativo sulla gestione, i Fondi si differenziano anche in termini di selezione bottom-up sia azionaria che obbligazionaria. Il tasso di crescita particolarmente basso in Europa, comporta il fatto di doversi focalizzare su titoli azionari a crescita secolare per compensare questa criticità all’interno del nostro universo di investimento. Al contrario, in ambito obbligazionario il contesto di repressione finanziaria e di tassi di interesse bassi richiede un approccio più aggressivo ai mercati dei tassi e del credito, e la ricerca di rendimenti più elevati attraverso un approccio più orientato al valore. Ne consegue che la sovrapposizione tra i due Fondi è bassa, così come la loro correlazione, e ciò li rende complementari all’interno di un portafoglio per investitori.
In prospettiva futura, quali sono i rischi maggiori e come pensate di affrontarli?
KN: Il conflitto tra Russia e Ucraina e le conseguenti sanzioni economiche comportano un rischio di stagflazione, ovvero di rallentamento economico associato a inflazione elevata. La scarsità di materie prime disponibili potrebbe portare a interruzioni significative nelle catene di approvvigionamento, con effetti negativi sulla crescita e con ulteriori aumenti dei prezzi. Mentre le prospettive economiche per il 2022 indicavano già un rallentamento del ritmo di crescita e la resilienza dell’inflazione, il conflitto sta amplificando le tendenze economiche che avevamo integrato nella nostra strategia di investimento. A breve termine, la nostra principale preoccupazione è quella di gestire i ribassi di mercato e la conseguente volatilità elevata. A lungo termine, questo contesto difficile rappresenterà anche un fattore trainante per trarre vantaggio dal drastico sell-off delle obbligazioni corporate e dei titoli azionari, scegliendo in modo selettivo alcune opportunità idiosincratiche e costruendo il potenziale di rendimento futuro del portafoglio. Sebbene l’Europa sia particolarmente colpita da questa crisi geopolitica, si prevede una forte risposta fiscale da parte dei governi a vantaggio di alcuni settori, come quello delle energie rinnovabili.
Parlando di questi settori promettenti, potete dirci qualcosa di più sulle vostre opportunità di investimento a lungo termine?
MD: In passato il Fondo è stato esposto a settori proiettati verso il futuro, come quelli healthcare, tecnologico e delle energie rinnovabili. Il nostro approccio all’Europa è quindi molto selettivo e incentrato su un processo solido. Nel contesto attuale, continuiamo a privilegiare le nostre partecipazioni core, che risultano vincenti nei loro rispettivi settori, ma apportiamo anche alcune correzioni aumentando, ad esempio, la nostra esposizione difensiva. Grazie alle strategie di gestione dei rischi, potremmo essere in grado di strutturare l’esposizione a questi settori promettenti senza aumentare il livello di rischio a breve termine del Fondo.
*Scala di Rischio del KID (documento contenente le informazioni chiave). Il rischio 1 non significa che l'investimento sia privo di rischio. Questo indicatore può evolvere nel tempo. **Il Regolamento SFDR (Regolamento sull’informativa di sostenibilità dei mercati finanziari) 2019/2088 è un regolamento europeo che impone agli asset manager di classificare i propri fondi in tre categorie: Articolo 8: fondi che promuovono le caratteristiche ambientali e sociali, Articolo 9 che perseguono l'investimento sostenibile con obiettivi misurabili o Articolo 6 che non hanno necessariamente un obiettivo di sostenibilità. Per ulteriori informazioni consultare: https://eur-lex.europa.eu/eli/reg/2019/2088/oj?locale=it. Per le informazioni relative alla sostenibilità ai sensi del Regolamento SFDR si prega di prendere visione del prospetto del oppure fondi delle pagine del sito web di Carmignac dedicate alla sostenibilità fondo https://www.carmignac.it/it_IT/i-nostri-fondi).